Giorno numero 12 di viaggio.
Tre uomini distrutti. Altro giro a Cracovia ? Come da programma prendiamo la via di Praga ? Oppure.. Casa ?
Il programma è andato in tilt ormai da giorni.
Ammesso che alzarsi dal letto e dire "Ok, oggi potremmo andare lì.." sia un programma.
Cracovia è bella e a misura d'uomo. Ma siamo davvero in riserve di energie.
Praga è lì a poche ore di macchine. Ma io e uno dei compagni di viaggio l'abbiamo già vista recentemente, il terzo non è convinto.
Chiudiamo le borse. Ore 9.00 partiamo da Cracovia.
Ci lasciamo alle spalle le richieste di "caffè" alla frontiera rumena, le frontiere moldave che volevano a tutti i costi la prokura, le frontiere ucraine disperse nel nulle alle 4 di mattina..
Siamo di nuovo in Europa. E dopo tutto questo trovarsi con frontiere con le sbarre alzate ci sembra quasi strano.
Brno, Vienna, Klagenfurt.. Media dei 130 km/h.
Autostrade a 4 corsie. Niente più carri in mezzo alla strada.
L'euro torna moneta unica, l'inglese di qualche stazione di servizio sostituisce i gesti con cui comunicavamo nell'est Europa.
Villach, Udine, Padova.. Vicenza.
E il viaggio finisce qui. E' circa mezzanotte. Scarichiamo il primo compagno di viaggio, noi proseguiamo fino a Trento.
Vicenza, Verona, Rovereto, Trento.
Casa.
martedì 21 ottobre 2008
martedì 30 settembre 2008
26 agosto - Cracovia
Dormiamo giusto 3 ore in macchina e poi andiamo alla caccia di un posto dove farci una dormita seria.
Come da consiglio della Lonely Planet andiamo al Nathan's Villa Hostel e a vederlo così è davvero bello.
Vicinissimo al centro, internet gratuito, reception 24 ore su 24 e.. Non ha stanze disponibili.
Riprendiamo in mano la guida e andiamo al Dizzy Daisy.
Il posto è già meno bello, reception chiusa.. Dobbiamo aspettare fino alle 9.
Di fianco c'è il Bling Bling. Con un cartello che dice che è chiuso e di rivolgersi al Dizzy Daisy.
Aspettiamo fino alle 9 per scoprire che posto ce n'è ma si libera solo alle 14.
Abbiamo bisogno di un letto e di una doccia, siamo in giro da ieri quindi rifiutiamo.
Passiamo quindi al quarto ostello della serie, al di là del fiume. L'edificio non è sulla strada ma è in un complesso di condomini.
Si chiama Bursa Jagiellonska.
Non è certo paragonabile al Nathan's Villa Hostel ma per 132 PLN ( tipo 13 euro a cranio ) ci fornisce subito di una stanza tripla con cucina e bagno in condivisione con un'altra stanza.
Internet disponibile solo dopo le 18 ( ??? ), nei sotterranei troverete sala bar.. Bar che non è aperto.
Praticamente avete il bancone, i tavoli, le sedie ma.. non c'era il barman. Nè le bibite in vendita.
Qualche ora di sonno e verso le 13 usciamo. Lì vicino c'è la fermata dell'autobus, basta prendere il 10 e dopo pochissimi minuti e siamo in centro.
Ah, tram modernissimi e onnipresenti, banchine nuovissime.. Si trattano bene.
Prima tappa piazza del mercato che secondo la guida è la più grande piazza medievale in Europa.
Tutto bellissimo ma abbiamo una fame bastarda, l'ultimo nostro pasto non consumato in qualche bar lungo la strada risale a ieri ore 10.
La Lonely Planet consiglia il Gospoda CK Dezerter, in pieno centro a tipo 20 metri dalla piazza principale.
Il fatto che fosse in pieno centro e frequentato da gente in giacca e cravatta provoca un breve infarto. Ma la guida lo definisce "economico" e i prezzi sembrano accettabili.
CRISTO CHE MANGIATA DI CARNE!!!
Pagando poco o niente ( ma ho perso lo scontrino - quindi non saprei quantificare )
Giro della piazza ( piena di tifosi del Barcellona - c'erano i preliminari di Champions League ). Saliamo sulla torre più alta della basilica di Santa Maria da dove a ogni ora un trombettiere si affaccia per suonare.
Leggenda dice che fosse una torre di avvistamento e che il trombettiere fosse incaricato di dare l'allarme in caso di attacco.
E proprio mentre stava dando l'allarme per un invasione tartara fu beccato in piena gola da una freccia.
5 zloti per l'ingresso e una scarpinata niente male su scale ripide contrarie a ogni legge sulla sicurezza possibile immaginabile. Ma la vista dalla torre ripaga.
L'ingresso alla basilica è più economico ( 4 zloti ) ma molto più interessante. Quando fate il biglietto vi danno pure un foglietto in italiano (...) con i dettagli dell'altare della chiesa ( da vedere assolutamente ).
Giriamo tutto il centro "turistico", che è davvero concentrato intorno alla piazza.
In particolare mi hanno colpito la Chiesa di Sant'Anna, vicina all'università, e la Chiesa francescana con monastero.
Carina anche la zona intorno alla porta di San Floriano con tutti gli artisti.
Molto bella anche la chiesa dei Santi Pietro e Paolo con le statue dei 12 apostoli e la vicina ( e austera ) chiesa di Sant'Andrea
Assolutamente dimenticabile il barbacane. La Lonely Planet lo giudica "la più grande e forse la più bella struttura di questo tipo in Europa".
Sarà. Al sottoscritto è sembrata "na strunzata pazzesca".
Ormai sono le 16.00 passate quando puntiamo sul castello del Wawel. Il che vuol dire che visitare le stanze del castello è impossibile dato che stanno chiudendo.
Fortunatamente una delle guardie ci lascia entrare comunque nella cattedrale del castello.
Davvero imponente l'interno, da visitare assolutamente.
Al contrario le guardie all'interno della cattedrale ci vietano l'ingresso alla torre di Sigismondo.
Facciamo un breve giro del cortile interno del castello. Dalla lato della torre dei draghi la vista sulla Vistula è davvero meravigliosa.
Da lì potete scendere nella grotta del drago ( 3 zloti a testa ).
Sono solo le 18 e abbiamo girato tutto il giorno.
Le attrattive ormai sono chiuse. Qualche birra in centro, cena di nuovo al Gospoda CK Dezerter, un salto all'internet point e poi si torna all'ostello. Sempre tramite il tram numero 10.
Sono solo le 21 ma il viaggio da Kiev è stato masscrante e siamo all'undicesimo giorno. Meglio dormire.
Come da consiglio della Lonely Planet andiamo al Nathan's Villa Hostel e a vederlo così è davvero bello.
Vicinissimo al centro, internet gratuito, reception 24 ore su 24 e.. Non ha stanze disponibili.
Riprendiamo in mano la guida e andiamo al Dizzy Daisy.
Il posto è già meno bello, reception chiusa.. Dobbiamo aspettare fino alle 9.
Di fianco c'è il Bling Bling. Con un cartello che dice che è chiuso e di rivolgersi al Dizzy Daisy.
Aspettiamo fino alle 9 per scoprire che posto ce n'è ma si libera solo alle 14.
Abbiamo bisogno di un letto e di una doccia, siamo in giro da ieri quindi rifiutiamo.
Passiamo quindi al quarto ostello della serie, al di là del fiume. L'edificio non è sulla strada ma è in un complesso di condomini.
Si chiama Bursa Jagiellonska.
Non è certo paragonabile al Nathan's Villa Hostel ma per 132 PLN ( tipo 13 euro a cranio ) ci fornisce subito di una stanza tripla con cucina e bagno in condivisione con un'altra stanza.
Internet disponibile solo dopo le 18 ( ??? ), nei sotterranei troverete sala bar.. Bar che non è aperto.
Praticamente avete il bancone, i tavoli, le sedie ma.. non c'era il barman. Nè le bibite in vendita.
Qualche ora di sonno e verso le 13 usciamo. Lì vicino c'è la fermata dell'autobus, basta prendere il 10 e dopo pochissimi minuti e siamo in centro.
Ah, tram modernissimi e onnipresenti, banchine nuovissime.. Si trattano bene.
Prima tappa piazza del mercato che secondo la guida è la più grande piazza medievale in Europa.
Tutto bellissimo ma abbiamo una fame bastarda, l'ultimo nostro pasto non consumato in qualche bar lungo la strada risale a ieri ore 10.
La Lonely Planet consiglia il Gospoda CK Dezerter, in pieno centro a tipo 20 metri dalla piazza principale.
Il fatto che fosse in pieno centro e frequentato da gente in giacca e cravatta provoca un breve infarto. Ma la guida lo definisce "economico" e i prezzi sembrano accettabili.
Pagando poco o niente ( ma ho perso lo scontrino - quindi non saprei quantificare )
Giro della piazza ( piena di tifosi del Barcellona - c'erano i preliminari di Champions League ). Saliamo sulla torre più alta della basilica di Santa Maria da dove a ogni ora un trombettiere si affaccia per suonare.
Leggenda dice che fosse una torre di avvistamento e che il trombettiere fosse incaricato di dare l'allarme in caso di attacco.
E proprio mentre stava dando l'allarme per un invasione tartara fu beccato in piena gola da una freccia.
5 zloti per l'ingresso e una scarpinata niente male su scale ripide contrarie a ogni legge sulla sicurezza possibile immaginabile. Ma la vista dalla torre ripaga.
L'ingresso alla basilica è più economico ( 4 zloti ) ma molto più interessante. Quando fate il biglietto vi danno pure un foglietto in italiano (...) con i dettagli dell'altare della chiesa ( da vedere assolutamente ).
Giriamo tutto il centro "turistico", che è davvero concentrato intorno alla piazza.
In particolare mi hanno colpito la Chiesa di Sant'Anna, vicina all'università, e la Chiesa francescana con monastero.
Carina anche la zona intorno alla porta di San Floriano con tutti gli artisti.
Molto bella anche la chiesa dei Santi Pietro e Paolo con le statue dei 12 apostoli e la vicina ( e austera ) chiesa di Sant'Andrea
Assolutamente dimenticabile il barbacane. La Lonely Planet lo giudica "la più grande e forse la più bella struttura di questo tipo in Europa".
Sarà. Al sottoscritto è sembrata "na strunzata pazzesca".
Ormai sono le 16.00 passate quando puntiamo sul castello del Wawel. Il che vuol dire che visitare le stanze del castello è impossibile dato che stanno chiudendo.
Fortunatamente una delle guardie ci lascia entrare comunque nella cattedrale del castello.
Davvero imponente l'interno, da visitare assolutamente.
Al contrario le guardie all'interno della cattedrale ci vietano l'ingresso alla torre di Sigismondo.
Facciamo un breve giro del cortile interno del castello. Dalla lato della torre dei draghi la vista sulla Vistula è davvero meravigliosa.
Da lì potete scendere nella grotta del drago ( 3 zloti a testa ).
Sono solo le 18 e abbiamo girato tutto il giorno.
Le attrattive ormai sono chiuse. Qualche birra in centro, cena di nuovo al Gospoda CK Dezerter, un salto all'internet point e poi si torna all'ostello. Sempre tramite il tram numero 10.
Sono solo le 21 ma il viaggio da Kiev è stato masscrante e siamo all'undicesimo giorno. Meglio dormire.
mercoledì 24 settembre 2008
25 agosto - Tra Kiev e Cracovia
Sveglia ore 10. Ne avevamo già discusso nei giorni precedenti, riprendiamo in mano la cartina e decidiamo.
Il programma sarebbe di andare a Varsavia.
Ma la Lonely Planet la sconsiglia. Molto meglio Cracovia. E a occhio è più vicina a Kiev.
E Cracovia sia. In realtà stando a ViaMichelin è più distante Cracovia in termini di ore di macchina.
Ma questo non potevamo saperlo.
Provando a uscire da Kiev in macchina passiamo per caso in piazza Peremogy dove si erge un obelisco che ricorda la vittoria della grande guerra patriottica.
L'avevo scartato dalle cose da vedere perchè troppo distante da qualche stazione del metrò.
Purtroppo siamo di passaggio ( in mezzo al traffico ) e non possiamo fermarci a vederlo ma chi avesse la possibilità e fosse interessato al periodo è molto interessante così a occhio.
Arriviamo a L'viv verso le 7 di sera, dovrebbe mancare poco al confine.
Vediamo le indicazioni con un nome simile a Cracovia e le seguiamo ma... Non sono quelle giuste.
Il nome è simile a Cracovia sì ( Krakivec ) ma si trova in Ucraina.
Non in Polonia.
Culo vuole comunque che si tratti di una città di frontiera e infatti passiamo di là.
Il timbro recita Кракiвець ( ovvero sia Krakivec ) appunto.
Ma l'aver sbagliato strada per l'ennesima volta non basta.
Il confine tra Ucraina e Polonia infatti si mostra molto più massacrante del previsto.
Nonostante il nostro passaporto europeo e relativa corsia preferenziale dobbiamo aspettare ben 3 ore fermi per passare le due frontiere. Allucinante.
Nella corsia a fianco i "meno fortunati" senza passaporto europeo erano incolonnati senza speranza di muoversi, molti attrezzati per passare la notte con lettori DVD portatili, coperte, cuscini, etc..
Passaporto, documenti della macchina, prokura.. Controllo completo e via che si va.
Arriviamo a Cracovia ormai alle 4 di mattina.
Il programma sarebbe di andare a Varsavia.
Ma la Lonely Planet la sconsiglia. Molto meglio Cracovia. E a occhio è più vicina a Kiev.
E Cracovia sia. In realtà stando a ViaMichelin è più distante Cracovia in termini di ore di macchina.
Ma questo non potevamo saperlo.
Provando a uscire da Kiev in macchina passiamo per caso in piazza Peremogy dove si erge un obelisco che ricorda la vittoria della grande guerra patriottica.
L'avevo scartato dalle cose da vedere perchè troppo distante da qualche stazione del metrò.
Purtroppo siamo di passaggio ( in mezzo al traffico ) e non possiamo fermarci a vederlo ma chi avesse la possibilità e fosse interessato al periodo è molto interessante così a occhio.
Arriviamo a L'viv verso le 7 di sera, dovrebbe mancare poco al confine.
Vediamo le indicazioni con un nome simile a Cracovia e le seguiamo ma... Non sono quelle giuste.
Il nome è simile a Cracovia sì ( Krakivec ) ma si trova in Ucraina.
Non in Polonia.
Culo vuole comunque che si tratti di una città di frontiera e infatti passiamo di là.
Il timbro recita Кракiвець ( ovvero sia Krakivec ) appunto.
Ma l'aver sbagliato strada per l'ennesima volta non basta.
Il confine tra Ucraina e Polonia infatti si mostra molto più massacrante del previsto.
Nonostante il nostro passaporto europeo e relativa corsia preferenziale dobbiamo aspettare ben 3 ore fermi per passare le due frontiere. Allucinante.
Nella corsia a fianco i "meno fortunati" senza passaporto europeo erano incolonnati senza speranza di muoversi, molti attrezzati per passare la notte con lettori DVD portatili, coperte, cuscini, etc..
Passaporto, documenti della macchina, prokura.. Controllo completo e via che si va.
Arriviamo a Cracovia ormai alle 4 di mattina.
martedì 23 settembre 2008
24 agosto - Kiev
Giorno della festa nazionale!
Si ricorda l'indipendenza dall'URSS del 1991 e si parla quindi di sfilata dei mezzi militari in pieno centro!
Tutta la nazione in piazza quindi bisogna essere in piazza prestissimo.
Ovviamente noi ci svegliamo con la solita nostra calma verso le 11.
Arriviamo in Maidan Nezalezhnosti e.. E' tutto pieno.
Strada chiusa al traffico e marciapiedi straboccanti di gente.
Riusciamo a trovare posto solo molto più in là sulle scalinate della Ukranian House.
Per fortuna arriviamo in tempo per goderci tutta la parata.
Oltre alla fanteria passano anche tutti i reparti mobili, dai lanciamissili ai carriarmati lanciati agli 80 km/h in mezzo alla strada fino a qualche mezzo dell'aviazione che sorvola la città.
Niente da dire, tutto organizzato con la massima cura.
Tutti con la loro bandiera dell'Ucraina.
Finita la sfilata scendiamo fino alla stazione del metro di Poshtova.
E' il nostro ultimo giorno a Kiev quindi bisogna finire il giro.
La prima tappa è l'Hidro Park con famigliole che si godono il Dnipro come se fosse il mare.
Stiamo lì mezz'oretta per rilassarci e poi ripartiamo..
Consultiamo la cartina e decidiamo di andare a vedere lo stadio.
C'è una stazione della metro praticamente accanto, la fermata Respublikansky per cui non si dovrà neanche camminate.
Come previsto però lo stadio è in ristrutturazione per gli Europei del 2012 ed è chiuso, quindi riusciamo a vederlo solo dall'esterno.
Per cui torniamo al metro e scegliamo di visitare il monastero delle cave.
Stavolta scendiamo alla fermata di Arsenalna e da lì prendiamo l'autobus numero 24 che porta fino al monastero.
Purtroppo essendo la festa nazionale si vede che tutti gli ucraini hanno avuto la stessa idea e si sta stretti come sardine.
Comunque sia arriviamo al monastero.
Già l'ingresso è qualcosa di straordinario da vedere.
Appena entrati sulla vostra destra vedrete la Torre campanaria del Lavra.
E subito davanti la cattedrale dell'assunzione, davvero stupenda.
NB In inglese si chiama Dormition Cathedral. In italiano è tradotta anche come "Cattedrale della dormizione".
Quindi se sentite parlare di cattedrale dell'assunzione e cattedrale della dormizione si riferiscono sempre alla stessa chiesa.
Sulla destra della cattedrale dell'assunzione c'è il refettorio.
Sulla sinistra in fondo c'è la porta dell'economia sovrastata dalla chiesa di tutti i santi.
Queste sono quelle principali, poi all'interno c'è tutta una serie di chiese minori.
Ci sarebbero anche le catacombe, ma vista la ressa desistiamo.
Dopo il giro del monastero torniamo indietro con l'autobus 24 e puntiamo verso il museo della storia militare.
Non è propriamente facile da trovare. Continuate su via Grushevskogo, dopo aver passato l'ambasciata cinese svoltate sulla sinistra e all'altezza di un cannone "parcheggiato" sul marciapiede trovate il Ukrainian Army Museum
Il sito ufficiale è www.uarmy.com.ua ma mi risulta solo in ucraino e non in inglese.
Il museo non è male, ma diciamo che potete tranquillamente inserirlo tra le ultime cose da vedere.
Da lì di nuovo in metro con destinazione stavolta lo zoo di Kiev, poco distante dalla fermata di Politekhnichnyi Instytut.
Non ho particolare simpatia per questo tipo di attrattive, per cui non saprei darvi un opinione..
Mi sembrano tutti abbastanza squallidi. Ingresso 20 grivnia.
Torniamo indietro, qualche ora in centro per seguire i festeggiamenti e poi di nuovo in ostello per qualche minuto di riposo.
Torniamo in centro per la cena al solito Puzata Hata.
Qualche vasca avanti e indietro per il centro, notiamo in lontananza l'arco dell'amicizia e decidiamo di fare un salto anche lì.
Fu donato dall'URSS in segno di amicizia agli ucraini per il 350esimo anniversario del trattato di Pereyaslav
Il monumento rientra nei soliti standard sovietici, ma il parco ha una vista sul fiume e sulla parte nuova della città che è veramente impagabile. Da visitare assolutamente.
Comincia a piovere purtroppo, ma la gente che era in piazza fin dal mattino per il concerto non si scoraggia e resta lì.
La sera fuochi d'artificio in piazza, gente in giro per le strade e.. Alle 23.30 finito tutto.
Veloce passaggio delle spazzatrici e centro riaperto al traffico.
Scoviamo un locale sotteraneo stile pub irlandese dal nome Docker ABC nel passaggio dove si trova anche il Puzata Hata con musica dal vivo e tv sintonizzata su Inter - Roma, finale di supercoppa italiana.
Che ovviamente vince l'Inter.
Meglio di così... La serata finisce verso le 3. O le 4. Non ricordo.
Domani si parte per Cracovia.
Si ricorda l'indipendenza dall'URSS del 1991 e si parla quindi di sfilata dei mezzi militari in pieno centro!
Tutta la nazione in piazza quindi bisogna essere in piazza prestissimo.
Ovviamente noi ci svegliamo con la solita nostra calma verso le 11.
Arriviamo in Maidan Nezalezhnosti e.. E' tutto pieno.
Strada chiusa al traffico e marciapiedi straboccanti di gente.
Riusciamo a trovare posto solo molto più in là sulle scalinate della Ukranian House.
Per fortuna arriviamo in tempo per goderci tutta la parata.
Oltre alla fanteria passano anche tutti i reparti mobili, dai lanciamissili ai carriarmati lanciati agli 80 km/h in mezzo alla strada fino a qualche mezzo dell'aviazione che sorvola la città.
Niente da dire, tutto organizzato con la massima cura.
Tutti con la loro bandiera dell'Ucraina.
Finita la sfilata scendiamo fino alla stazione del metro di Poshtova.
E' il nostro ultimo giorno a Kiev quindi bisogna finire il giro.
La prima tappa è l'Hidro Park con famigliole che si godono il Dnipro come se fosse il mare.
Stiamo lì mezz'oretta per rilassarci e poi ripartiamo..
Consultiamo la cartina e decidiamo di andare a vedere lo stadio.
C'è una stazione della metro praticamente accanto, la fermata Respublikansky per cui non si dovrà neanche camminate.
Come previsto però lo stadio è in ristrutturazione per gli Europei del 2012 ed è chiuso, quindi riusciamo a vederlo solo dall'esterno.
Per cui torniamo al metro e scegliamo di visitare il monastero delle cave.
Stavolta scendiamo alla fermata di Arsenalna e da lì prendiamo l'autobus numero 24 che porta fino al monastero.
Purtroppo essendo la festa nazionale si vede che tutti gli ucraini hanno avuto la stessa idea e si sta stretti come sardine.
Comunque sia arriviamo al monastero.
Già l'ingresso è qualcosa di straordinario da vedere.
Appena entrati sulla vostra destra vedrete la Torre campanaria del Lavra.
E subito davanti la cattedrale dell'assunzione, davvero stupenda.
NB In inglese si chiama Dormition Cathedral. In italiano è tradotta anche come "Cattedrale della dormizione".
Quindi se sentite parlare di cattedrale dell'assunzione e cattedrale della dormizione si riferiscono sempre alla stessa chiesa.
Sulla destra della cattedrale dell'assunzione c'è il refettorio.
Sulla sinistra in fondo c'è la porta dell'economia sovrastata dalla chiesa di tutti i santi.
Queste sono quelle principali, poi all'interno c'è tutta una serie di chiese minori.
Ci sarebbero anche le catacombe, ma vista la ressa desistiamo.
Dopo il giro del monastero torniamo indietro con l'autobus 24 e puntiamo verso il museo della storia militare.
Non è propriamente facile da trovare. Continuate su via Grushevskogo, dopo aver passato l'ambasciata cinese svoltate sulla sinistra e all'altezza di un cannone "parcheggiato" sul marciapiede trovate il Ukrainian Army Museum
Il sito ufficiale è www.uarmy.com.ua ma mi risulta solo in ucraino e non in inglese.
Il museo non è male, ma diciamo che potete tranquillamente inserirlo tra le ultime cose da vedere.
Da lì di nuovo in metro con destinazione stavolta lo zoo di Kiev, poco distante dalla fermata di Politekhnichnyi Instytut.
Non ho particolare simpatia per questo tipo di attrattive, per cui non saprei darvi un opinione..
Mi sembrano tutti abbastanza squallidi. Ingresso 20 grivnia.
Torniamo indietro, qualche ora in centro per seguire i festeggiamenti e poi di nuovo in ostello per qualche minuto di riposo.
Torniamo in centro per la cena al solito Puzata Hata.
Qualche vasca avanti e indietro per il centro, notiamo in lontananza l'arco dell'amicizia e decidiamo di fare un salto anche lì.
Fu donato dall'URSS in segno di amicizia agli ucraini per il 350esimo anniversario del trattato di Pereyaslav
Il monumento rientra nei soliti standard sovietici, ma il parco ha una vista sul fiume e sulla parte nuova della città che è veramente impagabile. Da visitare assolutamente.
Comincia a piovere purtroppo, ma la gente che era in piazza fin dal mattino per il concerto non si scoraggia e resta lì.
La sera fuochi d'artificio in piazza, gente in giro per le strade e.. Alle 23.30 finito tutto.
Veloce passaggio delle spazzatrici e centro riaperto al traffico.
Scoviamo un locale sotteraneo stile pub irlandese dal nome Docker ABC nel passaggio dove si trova anche il Puzata Hata con musica dal vivo e tv sintonizzata su Inter - Roma, finale di supercoppa italiana.
Che ovviamente vince l'Inter.
Meglio di così... La serata finisce verso le 3. O le 4. Non ricordo.
Domani si parte per Cracovia.
23 agosto - Kiev
Giornata dedicata al turismo.
Prendiamo l'autobus fino a Maidan Nezalezhnosti e dopo un breve tour per il centro, chiuso alle automobili per preparare le celebrazioni di domani, cominciamo il tour delle chiese.
Prima tappa è la vicina cattedrale di Santa Sofia.
Ovviamente sfigati come siamo è chiusa perchè stanno facendo nonhocapitobenecosa per la festa nazionale.
Nella piazza davanti alla chiesa potete vedere una statua a cavallo che rappresenta Bohdan Khmelnytsky che è considerato uno dei padri dello stato ucraino.
Lasciandovi Santa Sofia alle spalle in fondo alla via c'è il monastero di San Michele.
Prima di entrare sul lato sinistro c'è un monumento alle vittime della grande carestia del 1932.
Il monastero è davvero stupendo e i colori accesi sono davvero qualcosa di straordinario.. Ma scopriamo che quello originale è stato raso al suolo nel 1936 e ricostruito negli anni '90.
Uscendo dal lato sinistro trovate il ministero degli esteri.
Continuando dritti trovate la chiesa di Sant'Andrea.
Tutta la zona intorno ( la discesa di Sant'Andrea ) è un gigantesco mercantino all'aperto dove troverete di tutto. Dai quadri alle macchine fotografiche degli anni '60 fino a tutta la memorabilia dell'esercito sovietico ( originale ? mah.. ) con spille, elmetti, distintivi, propaganda, etc..
Arriviamo in fondo alla discesa di Sant'Andrea con le gambe distrutte e ci concediamo una breve pausa.
Siamo quindi in piazza Kontraktova e.. Ci confondiamo non poco.
Sulla destra c'è un palazzo che assomiglia a un monastero ma la mini-guida recuperata in ostello ci informa che.. Sì, era un monastero. Attualmente ospita una sezione della banca nazionale.
Più a sinistra c'è l'ingresso dell'università.
Al centro c'è un immenso edificio bianco, ovvero il Gostiny Dvor / Gostinyi Dvor di Kiev
Dietro a questo edificio c'è la chiesa di nostra signora Pyrogoscha.
La stanchezza comincia a farsi sentire ma decidiamo di fare almeno un salto al museo della grande guerra patriottica.
Prendiamo la metro direttamente dalla piazza e guardando la cartina decidiamo di scendere a Dnipro.
La stazione di Dnipro è una delle poche stazioni del metro all'aperto e sbuca proprio in riva al fiume.
Ed è davvero "pittoresca", infatti è la porta di accesso alla città per chi viene fuori dall'altro lato del fiume e nel periodo sovietico sono state posizionate due statue che danno il benvenuto a chi attraversa il ponte.
Ma in tutto ciò ha un piccolo difetto: se volete andare museo della grande guerra patriottica è la stazione sbagliata.
Infatti pur essendo in linea d'aria la più vicina di fatto non è collegata alla cima della collina.
Quindi le alternative sono:
1.- Risalire sulla metropolitana e andare a Arsenalna e da lì comodatamente prendere l'autobus numero 24 fino al complesso del monastero
2.- Farvi la collina a piedi attraverso sentieri tracciati solo da turisti che vi hanno preceduto e arrivare sul retro del monastero delle cave e da lì andare verso il museo.
Inutile dirvi che noi abbiamo fatto la seconda e inutile dirvi che è una faticata colossale.
Comunque sia dopo una scarpinata massacrante siamo arrivati al museo della grande guerra patriottica.
Tutto l'impianto è notevole, fuori troverete molti mezzi esposti all'esterno ( dai cannoni ai carri armati agli elicotteri ).
Nella galleria appena prima di entrare nello spiazzo ci sono delle enormi statue che riprendono i soldati sovietici all'attacco e in sottofondo inni sovietici.
Nello spiazzo una fontana con le statue che ricordano la battaglia del Dnipro e due carriarmati colorati con i colori dell'arcobaleno e usati dai bambini per giocare.
L'interno enorme e con molte sale con parecchio materiale riguardo la seconda guerra mondiale in esposizione.
Peccato che tutte le didascalie siano in cirillico.
Dopo la visita del museo riposiamo un po' sul prato con vista sul fiume Dnipro e poi decidiamo di rientrare in albergo.
Ma dato che siamo masochisti usiamo la via del ritorno, per cui di nuovo collina scesa a piedi e stazione di Dnipro. La sera si mangia come al solito al Puzata Hata, qualche vasca in centro e poi a letto.
Domani c'è la sfilata per la festa nazionale e bisognerà essere in piazza molto presto.
Prendiamo l'autobus fino a Maidan Nezalezhnosti e dopo un breve tour per il centro, chiuso alle automobili per preparare le celebrazioni di domani, cominciamo il tour delle chiese.
Prima tappa è la vicina cattedrale di Santa Sofia.
Ovviamente sfigati come siamo è chiusa perchè stanno facendo nonhocapitobenecosa per la festa nazionale.
Nella piazza davanti alla chiesa potete vedere una statua a cavallo che rappresenta Bohdan Khmelnytsky che è considerato uno dei padri dello stato ucraino.
Lasciandovi Santa Sofia alle spalle in fondo alla via c'è il monastero di San Michele.
Prima di entrare sul lato sinistro c'è un monumento alle vittime della grande carestia del 1932.
Il monastero è davvero stupendo e i colori accesi sono davvero qualcosa di straordinario.. Ma scopriamo che quello originale è stato raso al suolo nel 1936 e ricostruito negli anni '90.
Uscendo dal lato sinistro trovate il ministero degli esteri.
Continuando dritti trovate la chiesa di Sant'Andrea.
Tutta la zona intorno ( la discesa di Sant'Andrea ) è un gigantesco mercantino all'aperto dove troverete di tutto. Dai quadri alle macchine fotografiche degli anni '60 fino a tutta la memorabilia dell'esercito sovietico ( originale ? mah.. ) con spille, elmetti, distintivi, propaganda, etc..
Arriviamo in fondo alla discesa di Sant'Andrea con le gambe distrutte e ci concediamo una breve pausa.
Siamo quindi in piazza Kontraktova e.. Ci confondiamo non poco.
Sulla destra c'è un palazzo che assomiglia a un monastero ma la mini-guida recuperata in ostello ci informa che.. Sì, era un monastero. Attualmente ospita una sezione della banca nazionale.
Più a sinistra c'è l'ingresso dell'università.
Al centro c'è un immenso edificio bianco, ovvero il Gostiny Dvor / Gostinyi Dvor di Kiev
Dietro a questo edificio c'è la chiesa di nostra signora Pyrogoscha.
La stanchezza comincia a farsi sentire ma decidiamo di fare almeno un salto al museo della grande guerra patriottica.
Prendiamo la metro direttamente dalla piazza e guardando la cartina decidiamo di scendere a Dnipro.
La stazione di Dnipro è una delle poche stazioni del metro all'aperto e sbuca proprio in riva al fiume.
Ed è davvero "pittoresca", infatti è la porta di accesso alla città per chi viene fuori dall'altro lato del fiume e nel periodo sovietico sono state posizionate due statue che danno il benvenuto a chi attraversa il ponte.
Ma in tutto ciò ha un piccolo difetto: se volete andare museo della grande guerra patriottica è la stazione sbagliata.
Infatti pur essendo in linea d'aria la più vicina di fatto non è collegata alla cima della collina.
Quindi le alternative sono:
1.- Risalire sulla metropolitana e andare a Arsenalna e da lì comodatamente prendere l'autobus numero 24 fino al complesso del monastero
2.- Farvi la collina a piedi attraverso sentieri tracciati solo da turisti che vi hanno preceduto e arrivare sul retro del monastero delle cave e da lì andare verso il museo.
Inutile dirvi che noi abbiamo fatto la seconda e inutile dirvi che è una faticata colossale.
Comunque sia dopo una scarpinata massacrante siamo arrivati al museo della grande guerra patriottica.
Tutto l'impianto è notevole, fuori troverete molti mezzi esposti all'esterno ( dai cannoni ai carri armati agli elicotteri ).
Nella galleria appena prima di entrare nello spiazzo ci sono delle enormi statue che riprendono i soldati sovietici all'attacco e in sottofondo inni sovietici.
Nello spiazzo una fontana con le statue che ricordano la battaglia del Dnipro e due carriarmati colorati con i colori dell'arcobaleno e usati dai bambini per giocare.
L'interno enorme e con molte sale con parecchio materiale riguardo la seconda guerra mondiale in esposizione.
Peccato che tutte le didascalie siano in cirillico.
Dopo la visita del museo riposiamo un po' sul prato con vista sul fiume Dnipro e poi decidiamo di rientrare in albergo.
Ma dato che siamo masochisti usiamo la via del ritorno, per cui di nuovo collina scesa a piedi e stazione di Dnipro. La sera si mangia come al solito al Puzata Hata, qualche vasca in centro e poi a letto.
Domani c'è la sfilata per la festa nazionale e bisognerà essere in piazza molto presto.
sabato 13 settembre 2008
22 agosto - Sveglia a Odessa, poi Kiev
Colazione all'inglese con pancetta e uova ( e tanti saluti al colesterolo ) e si parte.
Prima di partire compriamo una cartina di Kiev per trovare l'ostello più facilmente.
Contrariamente a quanto c'eravamo abituati nei km precedenti le strade in Ucraina sono perfette.
L'autostrada tra Odessa e Kiev è una lingua ininterrotta d'asfalto.
Media di velocità alta, siamo a Kiev nel pomeriggio inoltrato.
Purtroppo la cartina ci è di poco aiuto. Anzi, diciamo pure di nessun aiuto.
Infatti è scritto con l'alfabeto latino, mentre tutte le indicazioni stradali sono in cirillico.
Il che rende la cartina perfettamente inutile.
Se comprate una cartina per Kiev compratela in cirillico.
O con le strade segnate in cirillico.
Su internet avevamo trovato il Kiev Hostel in via Artema, 52A, l'unico che riusciva a coniugare prezzo accettabile e vicinanza al centro.
Vi risparmio le bestemmie per trovare il posto.
Chiedere indicazioni per strada è un terno al lotto.
L'inglese lo parlano in pochissimi.
Leggenda dice che qualcuno guardando l'immensa statua ( 62 metri di altezza ) del museo della grande guerra patriottica allontanarsi alle sue spalle sia riuscito a dichiarare "L'avran spostata stanotte, siamo giusti"
Finalmente troviamo l'ostello in Artema Street.
Quando vedete un tunnel con il numerico civico 52 entrate lì.
Il palazzo è al 52A.
C'è un cancello nero, per entrare con la macchina dovete pagare 5 - 7 Hryvnia così ve la tengono d'occhio.
Ci sono due palazzi all'interno del 52A. Uno con le indicazioni "Maestro Bar", l'ostello è nel palazzo di fronte.
C'è una guardia all'ingresso.
Reception al quinto piano.
E' un palazzone che definire sovietico è limitativo.
Quinto, sesto e settimo piano sono stanze dell'ostello.
La cosa divertente è che alla reception non c'è MAI nessuno.
Dovete andare a bussare alla stanza indicata alla reception.
Chiediamo tre letti e ci danno una stanza da quattro letti con bagno condiviso con un altra stanza. 17 euro a testa a notte.
Il servizio lascia MOLTO a desiderare.
I materassi sono sporchi ( avete le coperte ma vabbè ), i bagni vengono puliti na volta ogni 2 giorni.
Niente internet, niente cucina, niente sala comune.
Per 17 euro a notte è un po' pochino.
Ma anche a Mosca avevamo avuto un problema simile, pare che in questi paesi dell'est gli ostelli e gli alberghi in generale costino uno sproposito nonostante non siano il massimo.
Incontriamo un gruppo di italiani che è in Ucraina per fare la specializzazione di chirurgia.
Ci spiegano brevemente come funzionano i trasporti in città che date le dimensioni della città è meglio conoscere.
Girare a piedi è fantascienza.
1.- Trasporto su gomma
Uscendo dal portone del 52 attraversate la strada e fate 200 metri a sinistra. Lì c'è la fermata dei trolley bus e dei mini bus.
A grandi linee la differenza è che i trolley bus girano di giorno e sono pubblici.
Costano 0,50 Hryvnia, non importa la destinazione.
I mini bus sono privati e costano 1,50 Hryvnia a corsa, idem come sopra.
La cosa curiosa è che per i mini bus privati non esiste un controllore.
Semplicemente quando salite dovete andare dal conducente e dargli i soldi.
Tutto qua. Nessun controllo.
Certo se vi beccano che sgarrate dato che sono privati non penso siano gentili e che si limitino alle multe.
E dopotutto stiamo parlando di due lire proprio.
Vediamo di non fare i terroni.
Per i trolley bus invece quando salite a bordo vi troverete davanti una vecchia che urlando chiede chi ha il biglietto e chi no.
Dopo le 22 non ci sono più trasporti.
2.- Metropolitana ( qui trovate la mappa con le relative fermate ).
Per accedere ai cancelli dovete inserire una speciale monetina di plastica del valore di 0,50 Hryvnia, trovate macchinette che fanno il cambio automatico in ogni stazione.
Prendiamo il trolley bus con loro direzione centro dove saranno esserci un self service a prezzi studenteschi dal nome Puzata Hata.
L'autobus numero xx ( non riesco proprio a ricordarlo ) si ferma nella fermata praticamente di fronte all'ostello e dopo essere passato davanti alla cattedrale di Santa Sofia fa una discesa e arriva proprio in Maidan Nezalezhnosti che più centro di così si muore.
Facciamo un breve giro della piazza, giriamo a destra su via Khreshchatyk
Quando sul lato destro della strada vedrete un bar con insegna Wato ( ma si legge Shato ) girate a sinistra in un passaggio e troverete il Puzata Hata in questione. E' un self service, praticamente nessuno parla inglese ma basta che indicate e siete a posto.
E con 3 - 4 euro prendete primo, secondo, da bere..
Gli italiani che abbiamo conosciuto decidono di andare in discoteca, noi propendiamo per farci un giretto.
E' venerdì sera, c'è un discreto giro di gente intorno a Maidan Nezalezhnosti.
Come avevo letto su internet moltissimi comprano le birre per strada e vanno avanti e indietro per il viale.
Ovviamente ci piazziamo nei tavolini esterni del Wato ( che però si legge Shato ) e passiamo la serata tra un drink e l'altro.
Quando ci alziamo le 22 sono passate da un pezzo ( sono tipo le 3 ) e quindi non ci resta che fare una bella scarpinata fino all'ostello.
Prima di partire compriamo una cartina di Kiev per trovare l'ostello più facilmente.
Contrariamente a quanto c'eravamo abituati nei km precedenti le strade in Ucraina sono perfette.
L'autostrada tra Odessa e Kiev è una lingua ininterrotta d'asfalto.
Media di velocità alta, siamo a Kiev nel pomeriggio inoltrato.
Purtroppo la cartina ci è di poco aiuto. Anzi, diciamo pure di nessun aiuto.
Infatti è scritto con l'alfabeto latino, mentre tutte le indicazioni stradali sono in cirillico.
Il che rende la cartina perfettamente inutile.
Se comprate una cartina per Kiev compratela in cirillico.
O con le strade segnate in cirillico.
Su internet avevamo trovato il Kiev Hostel in via Artema, 52A, l'unico che riusciva a coniugare prezzo accettabile e vicinanza al centro.
Vi risparmio le bestemmie per trovare il posto.
Chiedere indicazioni per strada è un terno al lotto.
L'inglese lo parlano in pochissimi.
Leggenda dice che qualcuno guardando l'immensa statua ( 62 metri di altezza ) del museo della grande guerra patriottica allontanarsi alle sue spalle sia riuscito a dichiarare "L'avran spostata stanotte, siamo giusti"
Finalmente troviamo l'ostello in Artema Street.
Quando vedete un tunnel con il numerico civico 52 entrate lì.
Il palazzo è al 52A.
C'è un cancello nero, per entrare con la macchina dovete pagare 5 - 7 Hryvnia così ve la tengono d'occhio.
Ci sono due palazzi all'interno del 52A. Uno con le indicazioni "Maestro Bar", l'ostello è nel palazzo di fronte.
C'è una guardia all'ingresso.
Reception al quinto piano.
E' un palazzone che definire sovietico è limitativo.
Quinto, sesto e settimo piano sono stanze dell'ostello.
La cosa divertente è che alla reception non c'è MAI nessuno.
Dovete andare a bussare alla stanza indicata alla reception.
Chiediamo tre letti e ci danno una stanza da quattro letti con bagno condiviso con un altra stanza. 17 euro a testa a notte.
Il servizio lascia MOLTO a desiderare.
I materassi sono sporchi ( avete le coperte ma vabbè ), i bagni vengono puliti na volta ogni 2 giorni.
Niente internet, niente cucina, niente sala comune.
Per 17 euro a notte è un po' pochino.
Ma anche a Mosca avevamo avuto un problema simile, pare che in questi paesi dell'est gli ostelli e gli alberghi in generale costino uno sproposito nonostante non siano il massimo.
Incontriamo un gruppo di italiani che è in Ucraina per fare la specializzazione di chirurgia.
Ci spiegano brevemente come funzionano i trasporti in città che date le dimensioni della città è meglio conoscere.
Girare a piedi è fantascienza.
1.- Trasporto su gomma
Uscendo dal portone del 52 attraversate la strada e fate 200 metri a sinistra. Lì c'è la fermata dei trolley bus e dei mini bus.
A grandi linee la differenza è che i trolley bus girano di giorno e sono pubblici.
Costano 0,50 Hryvnia, non importa la destinazione.
I mini bus sono privati e costano 1,50 Hryvnia a corsa, idem come sopra.
La cosa curiosa è che per i mini bus privati non esiste un controllore.
Semplicemente quando salite dovete andare dal conducente e dargli i soldi.
Tutto qua. Nessun controllo.
Certo se vi beccano che sgarrate dato che sono privati non penso siano gentili e che si limitino alle multe.
E dopotutto stiamo parlando di due lire proprio.
Vediamo di non fare i terroni.
Per i trolley bus invece quando salite a bordo vi troverete davanti una vecchia che urlando chiede chi ha il biglietto e chi no.
Dopo le 22 non ci sono più trasporti.
2.- Metropolitana ( qui trovate la mappa con le relative fermate ).
Per accedere ai cancelli dovete inserire una speciale monetina di plastica del valore di 0,50 Hryvnia, trovate macchinette che fanno il cambio automatico in ogni stazione.
Prendiamo il trolley bus con loro direzione centro dove saranno esserci un self service a prezzi studenteschi dal nome Puzata Hata.
L'autobus numero xx ( non riesco proprio a ricordarlo ) si ferma nella fermata praticamente di fronte all'ostello e dopo essere passato davanti alla cattedrale di Santa Sofia fa una discesa e arriva proprio in Maidan Nezalezhnosti che più centro di così si muore.
Facciamo un breve giro della piazza, giriamo a destra su via Khreshchatyk
Quando sul lato destro della strada vedrete un bar con insegna Wato ( ma si legge Shato ) girate a sinistra in un passaggio e troverete il Puzata Hata in questione. E' un self service, praticamente nessuno parla inglese ma basta che indicate e siete a posto.
E con 3 - 4 euro prendete primo, secondo, da bere..
Gli italiani che abbiamo conosciuto decidono di andare in discoteca, noi propendiamo per farci un giretto.
E' venerdì sera, c'è un discreto giro di gente intorno a Maidan Nezalezhnosti.
Come avevo letto su internet moltissimi comprano le birre per strada e vanno avanti e indietro per il viale.
Ovviamente ci piazziamo nei tavolini esterni del Wato ( che però si legge Shato ) e passiamo la serata tra un drink e l'altro.
Quando ci alziamo le 22 sono passate da un pezzo ( sono tipo le 3 ) e quindi non ci resta che fare una bella scarpinata fino all'ostello.
21 agosto - Odessa
Ci svegliamo con parecchia calma verso mezzogiorno.
Giornata con il sole terso, da mare proprio.
Oggi giornata dedicata al relax totale, ci sono ancora le 24 ore di macchina da scaricare.
Scendiamo lungo Uspenskaya fino al mare.
Spiaggia libera, alla nostra sinistra si erge il porto commerciale ma il mare è pulitissimo.
Mangiamo in un ristorante sulla spiaggia ma non c'è niente da segnalare per oggi.
Relax totale.
La sera dopo una mangiata al solito Top Sandwich e due birre veloci ce ne andiamo a letto. La giornata di mare e sole ci hanno ucciso.
Domani si parte per Kiev.
Giornata con il sole terso, da mare proprio.
Oggi giornata dedicata al relax totale, ci sono ancora le 24 ore di macchina da scaricare.
Scendiamo lungo Uspenskaya fino al mare.
Spiaggia libera, alla nostra sinistra si erge il porto commerciale ma il mare è pulitissimo.
Mangiamo in un ristorante sulla spiaggia ma non c'è niente da segnalare per oggi.
Relax totale.
La sera dopo una mangiata al solito Top Sandwich e due birre veloci ce ne andiamo a letto. La giornata di mare e sole ci hanno ucciso.
Domani si parte per Kiev.
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