Sveglia ore 10. Ne avevamo già discusso nei giorni precedenti, riprendiamo in mano la cartina e decidiamo.
Il programma sarebbe di andare a Varsavia.
Ma la Lonely Planet la sconsiglia. Molto meglio Cracovia. E a occhio è più vicina a Kiev.
E Cracovia sia. In realtà stando a ViaMichelin è più distante Cracovia in termini di ore di macchina.
Ma questo non potevamo saperlo.
Provando a uscire da Kiev in macchina passiamo per caso in piazza Peremogy dove si erge un obelisco che ricorda la vittoria della grande guerra patriottica.
L'avevo scartato dalle cose da vedere perchè troppo distante da qualche stazione del metrò.
Purtroppo siamo di passaggio ( in mezzo al traffico ) e non possiamo fermarci a vederlo ma chi avesse la possibilità e fosse interessato al periodo è molto interessante così a occhio.
Arriviamo a L'viv verso le 7 di sera, dovrebbe mancare poco al confine.
Vediamo le indicazioni con un nome simile a Cracovia e le seguiamo ma... Non sono quelle giuste.
Il nome è simile a Cracovia sì ( Krakivec ) ma si trova in Ucraina.
Non in Polonia.
Culo vuole comunque che si tratti di una città di frontiera e infatti passiamo di là.
Il timbro recita Кракiвець ( ovvero sia Krakivec ) appunto.
Ma l'aver sbagliato strada per l'ennesima volta non basta.
Il confine tra Ucraina e Polonia infatti si mostra molto più massacrante del previsto.
Nonostante il nostro passaporto europeo e relativa corsia preferenziale dobbiamo aspettare ben 3 ore fermi per passare le due frontiere. Allucinante.
Nella corsia a fianco i "meno fortunati" senza passaporto europeo erano incolonnati senza speranza di muoversi, molti attrezzati per passare la notte con lettori DVD portatili, coperte, cuscini, etc..
Passaporto, documenti della macchina, prokura.. Controllo completo e via che si va.
Arriviamo a Cracovia ormai alle 4 di mattina.
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