sabato 13 settembre 2008

19 agosto - persi tra Bucarest e Odessa

Questo è il racconto della tappa più allucinante di tutto il viaggio.

Partiamo ore 10 dall'ostello.
Cartina alla mano decidiamo che la strada più breve per arrivare a Odessa ( Ucraina ) prevede di arrivare a Galati, inoltrarsi per qualche km in Moldavia e poi spunta in Ucraina.

Facile facile. In teoria.
Arriviamo al confine tra Romania e Moldavia.
Controllo documenti e.. "Prokura ?"

Dicesi Procura: Delega a condurre.
Spiego meglio.. Se la macchina non è intestata a voi ma a qualcun altro ( ad esempio, a vostro padre ) per condurla avreste bisogno di un documento autenticato da un notaio che dice che il proprietario della macchina vi autorizza a condurla.
[ vedi www.agita.it - Documentazione - Modulistica - Delega a condurre ]

Ve l'hanno mai chiesta ? No.
Ecco. A noi sì. Ed è stato inutile far presente allo zelante guardiano dei sacri confini moldavi che se la macchina è intestata a una persona che ha lo stesso cognome del guidatore, abita nella stessa via è abbastanza intuibile che c'è un rapporto di parentela.

Niente. La zelantissima tutrice dell'ordine è irremovibile.
E non va bene via fax: dev'essere l'originale.
Quindi la macchina non entra.
Tutte le leggende sulla corrutibilità degli sbirri moldavi si rilevano balle.
Nessun accordo sottobanco.
Ci propone di dormire di fare la richiesta da qui e farci mandare tramite UPS la documentazione.
Altrimenti ? "Fate inversione a U e tornate indietro."

Torniamo a Galati.
Disperazione. Ma non ci perdiamo d'animo.
Cerchiamo un internet point. Non ne esistono. Bene.

Chiediamo a un negozio d'informatica di poter usare il loro PC per scaricare dei documenti. Non solo acconsentono ma non vogliono neppure essere pagati.
Ci facciamo mandare la carta di identità del proprietario della macchina, ci procuriamo la Prokura (.....) e siamo pronti.

Nuovo consulto alla cartina. Non possiamo tornare allo stesso confine, capirebbero che non è l'originale ma una copia via fax.
Bisogna andare a quello immediatamente successivo.
Che sulla cartina risulta essere dalle parti di Husi.

200 km a nord di Galati. Ripartiamo.
Strade piene di buche, media 70 km/h.
Un disastro.

Poco dopo Husi chiediamo indicazioni a un ragazzo, con relativa morosa a braccetto, per il confine.
"Do you speak english ?"
"No"
"French ?"
"No"

Ci fissa un attimo. Ci studia e poi esclama
"Parlate italiano ?"
Davanti ai nostri sguardi allibiti ci spiega la strada.

Nella tomba mi porterò una domanda: perchè un rumeno di Husi parla bene l'italiano ?
Mistero.

Controllo documenti, controllo macchina molto accurato.
Tra i due posti di frontiera c'è una "casetta" con annesso veloce lavaggio macchina.
Passiamo in mezzo ai due spruzzi d'acqua e ci avviciniamo alla casetta.
Dove c'è un poliziotto e.. Un'altra sbarra. Chiusa.

Il poliziotto ci guarda
"Coffee ?"
"... No, thanks.."
"Don't wanto Coffee ?"
".. Ma questo che vuole ? No, thanks.. Redbull.."
"Water ?"
".. Ma è scemo ? No, thanks.."

E non apre sta cazzo di sbarra. Che vuole ?

"Ok, wait.."

Si richiude dentro la casetta 10 minuti.. Noi ci guardiamo in faccia..
Ma che vuole questo ? E' impazzito ?

"10 euro.."

AAAAAAAAAAAAAAh!!! Voleva la mancia pure lui!! Pare che qui per alludere alla mancia parlino di caffè.
Vabbè, diamogli sti cazzo di 10 euro e andiamo che sono stanco.
Passiamo anche la frontiera moldava ( il timbro dice Leuseni ) e.. SIAMO DENTRO.

Adesso c'è un problema grosso. Se andiamo a Chisinau e da lì prendiamo l'autostrada che arriva diretta a Odessa dobbiamo passare per Tiraspol, capitale della Transnistria.

E dalle leggende che abbiamo raccolto su internet sembra che la polizia di frontiera non sia troppo gentile con i visitatori.
Soprattutto con una Prokura spedita via fax.
Il rischio di maxi multe o ancora peggio è troppo alto.

Che fare ? Veloce consulto alla cartina e.. Passiamo per Hancesti e poi giù.
Da qualche parte si arriverà.
Strade di campagna a go-go.
Voragini in mezzo alla strada ( a una sosta uno dei compagni di viaggio gela il sangue con "Cazzo, è andata la sospensione".. Per fortuna si trattava di un allucinazione ).

Arriviamo a Hancesti in piena notte.
Illuminazione inesistente, riusciamo a fare benzina solo parlando con i gesti, l'inglese è una lingua sconosciuta.

Fuori da Chisinau solo case sparse, gruppi di ragazzi e ragazze vengono illuminati per brevi secondi dai nostri fari e poi spariscono di nuovo nel nulla della notte.
Siamo nel nulla più totale.
Nessun cartello, usiamo il navigatore giusto per capire se siamo andando abbastanza sud dato che non ha le strade della Moldavia in memoria.
Per fortuna i distributori sono aperti 24/24 h con i gestori che stanno sulla pompa tutta la notte (.....) e ci danno indicazioni a gesti.

Finalmente arriviamo sul confine, ormai è il 20 agosto.
Il timbro sul passaporto dice Basarabeasca.

Al confine polacco dobbiamo compilare l'immigration card ( in bilingue - cirillico e inglese )

Entriamo in Ucraina con le prime luci dell'alba.
Il timbro in cirillico dice Серпневе, ovvero Serpneve
Il panorama però non cambia. Anzi. Siamo entrati probabilmente nella frontiera più disastrata d'Ucraina.
Nessun cartello e quei pochi sono in cirillico.
Da spararsi. Ma sono quasi 24 ore che non dormo, decido di lasciare ai miei compari l'ingrato compito di trovare la strada per Odessa.

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